Oltre a lavorare come direttore d’orchestra in tutto il mondo, Riccardo Muti ha fondato un’accademia internazionale per trasmettere le sue conoscenze. Conosciamolo meglio!
Il suo talento è riconosciuto a livello internazionale, e la sua passione per la musica gli ha permesso di diventare uno dei direttori d’orchestra più famosi che il nostro paese abbia mai conosciuto. Stiamo parlando di Riccardo Muti, un uomo che ha dedicato la sua vita allo studio della musica in tutte le sue sfumature. Eppure, sebbene sia difficile da immaginare, da ragazzo non aveva le idee chiare su quello che avrebbe voluto fare…
Chi è Riccardo Muti?
Riccardo Muti è nato a Napoli il 28 luglio 1941, sotto il segno zodiacale del Leone, da mamma napoletana e papà pugliese. Ha trascorso la sua infanzia a Molfetta, città natale del padre, fino al compimento dei 16 anni, poi è tornato a Napoli, dove ha concluso i suoi studi presso il liceo classico Vittorio Emanuele II.
Nella città partenopea ha iniziato a studiare pianoforte, diplomandosi al Conservatorio di San Pietro a Majella. Ma il suo interesse principale era rivolto alla filosofia: Riccardo si è iscritto all’Università degli Studi di Napoli, senza riuscire ad arrivare alla laurea. È infatti in questo lasso di tempo che è esplosa la sua passione per la musica, e Riccardo ha capito quale sarebbe stata la sua strada.
Ha esordito presso il Teatro Coccia di Novara, ma il suo talento ha trovato massima espressione a Firenze, come direttore del Maggio Musicale Fiorentino. Dal 1986 al 2005 è stato direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano, mentre oggi presta la sua opera presso l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e presso la Chicago Symphony Orchestra.
Riccardo Muti: figli e vita privata
Per quanto riguarda la sua vita privata, sappiamo che Riccardo Muti è da diversi anni sposato con Cristina Mazzavillani. I due si sono conosciuti al Conservatorio di Milano, dove lui – ancora studente – si stava esercitando. La coppia ha avuto tre figli: Francesco, Chiara e Domenico. Da qualche anno, Riccardo è nonno di due splendidi bambini, Riccardo e Gilda.
Il famoso direttore d’orchestra non ha profili social che gestisce in prima persona, ma sul suo account Instagram (in inglese) i suoi fan possono seguire ogni dettaglio dei suoi attuali lavori.
Chi è la moglie di Riccardo Muti?
Cristina Mazzavillani – diplomata in pianoforte didattico e in canto artistico presso il Conservatorio di Milano – è presidente del Ravenna Festival. Il suo impegno in ambito culturale ha ricevuto numerosi riconoscimenti: negli anni ’90, si è fatta promotrice di molti eventi dedicati ai giovani artisti, con l’intento di dare un nuovo respiro all’opera lirica.
Da anni vive a Ravenna con Riccardo Muti.
3 curiosità sul direttore d’orchestra
• Nel 2015 ha fondato la Riccardo Muti Italian Opera Academy, a Ravenna, dove si affianca a tanti giovani musicisti con l’intento di permettere loro di approfondire le loro conoscenze.
• In un’intervista a Repubblica, ha dichiarato che sua madre ha voluto mettere al mondo tutti e 5 i suoi figli a Napoli, nonostante abitasse a Molfetta. Anche sua moglie Cristina ha voluto partorire i suoi 3 figli a Firenze, nonostante la gravidanza del terzo l’abbia già trascorsa a Ravenna.
• Quando aveva sette anni, suo padre gli regalò un violino, perché desiderava che i suoi figli avessero un’istruzione musicale. Non avrebbe mai immaginato che quello sarebbe stato l’inizio di una leggenda!
Casa e patrimonio di Riccardo Muti
Non sappiamo a quanto ammonti il suo patrimonio complessivo. Di certo, però, prova un grande amore per Castel del Monte, in Puglia e per i suoi ulivi.
La sua abitazione a Ravenna, sua unica casa dal 1976, è stata ridisegnata dall’architetto Piero Berardi, che le diede “un sapore vagamente toscano“. Il Maestro ha aperto le porte di casa sua a Raffaella Carrà, durante una puntata di A raccontare comincia tu e al Corriere della Sera per un’intervista del 2017 durante la quale ha rivelato molti dettagli.
Tanti gli strumenti musicali: una pipa cinese, tamburi, un cappello cinese fatto di tante piccole campane e campanelli, e il suo pianoforte, quello che acquistò a rate nel 1969 e che non ha mai cambiato.
Molte anche le foto degli incontri più importanti (la regina Elisabetta, Versace, Armani e Gorbaciov per citarne alcuni). Completano il tutto il suo presepe napoletano, il suo teatro di burattini – con centinaia di maschere -e diversi portafortuna di Pulcinella.